
IL CERCHIO
Dati Essenziali
Corso d'Augusto, 76
47921 RIMINI RN
E mail info@ilcerchio.it
40 anni di Cultura europea. Nel 2018 Il Cerchio raggiunge il traguardo di 40 anni di presenza continuativa nel mondo editoriale italiano.
Agli inizi del 1980 una piccola Cooperativa culturale riminese editò, con un taglio artigianale che di per sé misura il tempo passato, un saggio destinato a far parecchio discutere ed a rimanere storico: il primo scritto critico di Autore italiano su John Reuel Ronald Tolkien, l’ormai celeberrimo autore de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit.
Ora è giusto che anche i nostri aspiranti scrittori conoscono il punto di vista
del suo presidente, Adolfo Morganti.
Ecco le domande
1 Quanti libri di narrativa italiana pubblicate all’anno?
Mediamente dai 3 ai 5, divisi in due collane, una (Fantàsia) dedicata al fantastico, una (C’est la vie) alla letteratura mimetica.
2 Quanti libri di esordienti italiani pubblicate all’anno?
Tra narrativa e saggistica: dai 4 ai 6 all'anno, suddivisi però tra tutte le nostre collane, che allo stato attuale sono 9.
3 Quanti manoscritti ricevete ogni giorno
Non ho mai fatto una media giornaliera, perché si va a cicliche maree; posso pensare a 3-10 alla settimana, manoscritti di ogni genere, dalla saggistica iperspecialistica alla narrativa più soft.
4 Viene inviata sempre una risposta?
Sempre, anche se si tratta di testi che proprio non sono compatibili col DNA del Cerchio (ad esempio, un testo di meccanica quantistica che ci è stato proposto alcuni mesi fa).
5 Quanto è la tiratura media di un esordiente?
Da alcuni anni il concetto di tiratura media ha solo una valenza meramente statistica: molto dipende dalla promozione preventiva che fa il distributore nazionale, Messaggerie Libri. Potrei, a spanne, in ambito letterario, azzardare la cifra di circa 500 copie, ma – insisto - TUTTO dipende dal livello del testo.
6 Quali criteri usate per valutare un manoscritto di narrativa?
Tre cose: l’idea di fondo dello scritto, la coscienza che l’autore ha del proprio lavoro, ed anche l’universo di valori che vi viene espresso.
7 Esistono dei temi prioritari che lo scrittore deve sapere prima di inviare il suo lavoro?
Basta che conosca un poco Il Cerchio e comprenda perché siamo ancora qui, dopo 42 anni…
8 Avete dei consigli da dare a chi vuole pubblicare?
Se richiesti ne diamo sempre. In generale, soprattutto agli esordienti, ma non solo, riserviamo un’attenzione particolare in sede di editing del testo, scelta del titolo e sottotitolo e grafica di copertina. Non credo sia necessario spiegare il perché: diciamo che la prima trincea è la tutela di una povera vittima: la lingua italiana.
9 Qual è la qualità dei lavori di narrativa che vi vengono inviati?
Fin troppo eterogenea. Ciò rende indispensabile proprio quanto scritto al punto precedente.
10 Cosa distingue un vero scrittore dalla massa?
In verità, forse facendo parte di una minoranza asserragliata nel fortino della Crusca, già un buon utilizzo della lingua italiana oggi screma moltissimo la platea degli apprendisti scrittori: condizionale e congiuntivo, uso dei pronomi e degli avverbi. Poi, ogni idea vera nasce da un fuoco interiore, che passa nella scrittura e contagia il lettore, anche della Casa editrice. E benché forse sembri strano, occorre ricordare che scrivere per pubblicare non è un obbligo, ma una scelta; è comunicare ad altri, non a sé stessi; è sottoporsi al giudizio a volte spietato del mercato; è impegnarsi in almeno un anno di promozione qua e là, nei posti più diversi. E soprattutto NON è un metodo per arricchirsi.

a destra l’attuale presidente de Il Cerchio srl, Adolfo Morganti, storico delle religioni, psicoterapeuta, ex-diplomatico.
Diciamo che la cosa che più colpisce del personaggio è una posa disarmante ma nello stesso tempo, dalla posizione della braccia, anche chiusa e quindi parecchio impenetrabile.
E' un uomo di mondo, per convincerlo dovrete essere alla sua altezza!